Scenografia per Edipo a Colono
Massimiliano e Doriana Fuksas hanno progettato l’impianto scenografico per la
stagione 2009 dell’Istituto nazionale del Dramma antico.
Un esordio straordinario per i due architetti che nel segno della classicità hanno
creato le scene su cui si muoveranno gli eroi del 45° Ciclo di Rappresentazioni
classiche, in calendario al Teatro Greco di Siracusa dal 9 maggio al 21 giugno.
«Realtà – commenta Massimiliano Fuksas - è quello che vediamo allo specchio o
quello che si riflette? Non abbiamo voluto né pensato mai di dirimere il dilemma. C’è
sempre tempo per acquisire l’alchimia necessaria per comprendere le origini e il
nucleo delle emozioni. Al di là dell’immagine, vero punto di partenza».
Per l’architetto Fuksas l’elemento di riflessione e d’ispirazione per questa scenografia
è stato l’orizzonte. «Un orizzonte molto semplice – aggiunge - che parla
dell’elemento della catarsi e di quello che era il paesaggio, il luogo, e l’azione, per la
coscienza degli spettatori, non di oggi, ma di ieri». Poiché il paesaggio e lo scenario
sono mutati nel tempo, l’intento racchiuso in questa scenografia è la ricostruzione di
un orizzonte perduto, inscenato da una “lama concava” che specchia tutto ciò che
accade intorno, che coinvolge il pubblico, che riflette e che invita a riflettere.
Edipo a Colono di Sofocle: regia di Daniele Salvo, traduzione di Giovanni
Cerri, costumi di Nicola Luccarini, musiche di Marco Podda, con Giorgio
Albertazzi nel ruolo dell’eroe tragico.
«Come succede con tutti i “grandi” – commenta il sovrintendente della Fondazione
INDA; Fernando Balestra - il rapporto con Massimiliano e Doriana è stato
straordinariamente semplice, così come quello con i protagonisti Giorgio ed
Elisabetta. Il loro intervento scenotecnico sull’antico palco del Teatro Greco, che farà
da sfondo agli spettacoli classici in cartellone, ha un che di miracoloso e affascinante.
Segno che la Fondazione INDA fa bene a insistere sulla necessità di coinvolgere nella
diffusione del pensiero classico artisti e intellettuali non necessariamente di esclusiva
estrazione teatrale o accademica».