INTERVENTO DI RICOSTRUZIONE DELL’EX SEDE COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA DELLO “SCALONE DEL PANFILI”:
La proposta progettuale per l’area dell’ex sede Comunale ha come primo obiettivo la valorizzazione delle due principali costruzioni storiche superstiti appartenute al Complesso Conventuale di San Francesco - l’ex Chiesa e lo Scalone del Panfili - attraverso la demolizione delle volumetrie aggiunte negli anni ‘50 del secolo scorso e la creazione di un nuovo spazio pubblico, interposto e aperto tra le preesistenze. L’obiettivo é perseguito per mezzo di una scelta radicale, ovvero l’idea di ridurre significativamente la nuova volumetria prevista
nell’intervento di ricostruzione mediante la decisione di relegare la parte meno appresentativa e pubblica del programma all’interno di un basamento funzionale, nello zoccolo storico - residuo della cinta muraria - esistente al di sotto della quota della piazza del Convento. Questa decisione ha il duplice vantaggio di concentrare da una parte le funzioni pubbliche e di rappresentanza attorno allo scalone monumentale e di creare, dall’altra, una grande terrazza panoramica con vista quasi a 360 gradi sullo splendido paesaggio circostante. Lo scopo é quello di valorizzare la visione e la contemplazione dell’intorno paesaggistico e di ridurre al contempo l’impatto oggi prodotto dalla presenza dell’attuale sede del Comune nel punto piú alto del borgo di Montegiorgio, dove un tempo esistette l’antico convento. La riduzione del nuovo volume costruito e la creazione di un camminamento anulare attorno alla nuova costruzione, permettono inoltre di collegare e mettere in relazione le diverse quote dell’area in cui insiste lo Scalone del Panfili, valorizzandone gli ingressi storici e garantendo attraverso un sistema di terrazze impostate su livelli differenti non solo la permeabilitá e l’attraversamento trasversale del complesso, oggi del tutto assente, ma soprattutto generando un sistema analogo di gradinate contrapposte organizzate allo scopo di creare un teatro “a cielo aperto” ad uso della cittadinanza per manifestazioni ed eventi pubblici. Si vuole favorire in tal modo la rivitalizzazione sociale, culturale ed economica del centro storico innescando fenomeni di riappropiazione dei luoghi e della memoria collettiva del borgo, per tutte le categorie di utenze e le fasce di etá, mediante soluzioni accessibili e sicure - come percorsi in quota o con pendenze minime - funzionali e valide a prescindere dagli orari di apertura dell’edificio. Lo spazio aperto interposto tra la chiesa e lo Scalone, oltre a restituire ‘la misura del tempo tra le cose’ e ad assolvere il ruolo di ‘scenario’ del teatro all’aperto, costituisce il principale punto di accesso alla nuova costruzione, convergenza dei due camminamenti pedonali provenienti dal centro storico di Montegiorgio - la via Roma e la via Mazzini - alla quota intermedia in cui esiste l’accesso storico dello scalone monumentale nell’apertura a livello dell’antica corte del convento, in senso perpendicolare allo sviluppo delle scale. Lo scalone storico - quello che un tempo fu «la Scala nuova» del Convento - diventa in tal senso l’elemento nevralgico della nuova costruzione fuori terra, la spina dorsale attorno alla quale organizzare gli usi e le funzioni pubbliche, proprio per il suo carattere distributivo e rappresentativo. Attorno ad essa vengono cosí organizzate da una parte la grande Sala Consiliare dotata di un gran lucernario (con i relativi annessi) con accesso dal pianerottolo intermedio dello scalone, dall’altra un’area espositiva su due livelli, di dimensioni e caratteristiche differenti rispetto alla Sala, concepiti come antiquarium/museo per l’esposizione delle opere artistiche, degli arredi e dei frammenti architettonici pervenuti fino ai nostri giorni, un tempo appartenuti al complesso di San Francesco, di cui forma parte lo stesso Scalone del Panfili, la rappresentazione quadraturista «sottoinsù» “del cielo” inquadrato dai falsi apparati architettonici - prosecuzione di quelli veri realizzati su disegno ad Ornato del Bonesi - ed il «Seminatore» dell’Orsolini.
CREDITS
Structures
Restoration
Installations: Studio PACI-BETA CONSORZIO STABILE
(Studio Locale)
Energy efficiency: Arch. Maurizio Sabatino Pirocchi
Collaborators:
Competition: Angelo Marletta (Coordinator). Victoria del
Rosal, Camilla Garagna, Marta Parente, Luca Renzi
Rendering: Estudio GVC (Victorial del Rosal)