Nuova biblioteca di Milano Lorenteggio
Concorso di progettazione in II fasi.
Progetto Finalista - VI posto
Il progetto della nuova biblioteca del Lorenteggio è strettamente legato al sistema “parco” di cui fa parte e di cui diviene uno degli episodi. Il nuovo edificio, si sviluppa come aggregazione di differenti padiglioni,
disposti ed organizzati sull’ area secondo precisi allineamenti gerarchici e funzionali.
Il contesto e la scala architettonica delle preesistenze, sono le istanze con cui si confronta il progetto e l ’ “aula-padiglione” dell’attuale biblioteca di Arrighetti, viene assunta come paradigma formale e compositivo della nuova struttura bibliotecaria.
Come una grande serra ottocentesca di memoria industriale,
l’edificio accoglie la luce naturale modulata dal ritmo interno degli sheds e dalle capriate strutturali.
La trasparenza dell’intera struttura, esprime attraverso l’architettura dell’impianto, il carattere di affidabilità e sicurezza, qualità ritenuta necessaria all’interno di un contesto di peculiare complessità come quello del quartiere Lorenteggio.
Nel perseguire la nozione di “trasparenza”, come chiave poetica ed espressiva
di questo edificio, si introduce l’idea di sviluppare un piano terra completamente permeabile ed un sistema architettonico privo di un fronte e un retro principali, allo scopo di attivare una strategia di riqualificazione più ampia ed accogliere la multi-direzionalità che l’impianto urbano suggerisce.
Il disegno del progetto riorganizza la “piastra verde” del parco, ponendo la nuova biblioteca a cerniera tra le diverse polarità locali.
La tipologia ad aula-padiglione, già propria dell’edificio di Arrighetti, viene assunta come dispositivo compositivo atto ad innescare percorsi incrociati e connessioni inattese all’ insegna della “serendipity”.
La struttura della biblioteca concepita come aggregazione di singoli padiglioni indipendenti negli accessi e nei collegamenti verticali, garantisce flessibilità nella gestione e nel frazionamento di ogni singola area dell’edificio in occasione di specifici eventi.
Tale meccanismo offre la possibilità di utilizzo variabile anche degli spazi ai piani superiori, ove si trovano le aree creatività e formazione che, per propria natura, necessitano di un grado di flessibilità maggiore negli orari della giornata.
Il piano terra, a diretto contatto e senza soluzione di continuità con gli ambiti esterni del parco e dello spazio pubblico accoglie, come fosse esso stesso una porzione coperta della piazza, i servizi prossimi alla comunità, incoraggiando una fidelizzazione ed una fruizione virtuosa della struttura da parte dei cittadini. L’interrato accoglierà le funzioni che richiedono meno permeabilità e destinati solo al personale come gli archivi a scaffale chiuso, il deposito e le aree impiantistiche.
Lato parco l’edificio si apre su aree verdi attrezzate di pertinenza diretta alla struttura, dedicate ad attività all’ aperto specifiche per famiglie, ragazzi e bambini.