Cimitero di San Cataldo
È il progetto vincitore del concorso nazionale del 1971 che aveva come tema l’ampliamento del vecchio cimitero neoclassico del Costa. L’inserimento nel grande cimitero preesistente avviene nell’ingrandimento del recinto perimetrale, senza lacerazione, ma con continuità della muratura esistente.
L’inserimento del portico avvenuto più tardi si presenta come una strada coperta di carattere urbano, che accoglie le attrezzature necessarie alla vita del cimitero; nella parte superiore si trovano una serie di loculi.
La forma tipologica del cimitero è caratterizzata da percorsi rettilinei porticati; lungo lo sviluppo di questi sono ordinate le salme. I percorsi porticati sono perimetrali e centrali; essi si svolgono sia al piano terra sia ai piani superiori. Questi edifici sono costituiti principalmente da colombari. Al centro dell’area sono collocati altri colombari con successione regolare inscritta in un triangolo; questa spina centrale, o vertebra, si dilata verso la base e le braccia dell’ultimo corpo trasversale tendono a richiudersi. Alla estremità di questa spina centrale si trovano due elementi con una forma definita: un cubo e un cono. Nel cono e al di sotto di questo, si trova la fossa comune; nel cubo, il sacrario dei morti in guerra e gli ossari. Questi due elementi monumentali sono collegati alla spina centrale degli ossari mediante una configurazione osteologia. Solo il loro rapporto dimensionale è monumentale; qui monumentale significa il problema della descrizione del significato della morte e del ricordo. Questi elementi definiscono la spina centrale.
La costruzione cubica con le sue finestre regolari ha la struttura di una casa senza piani e senza copertura, le finestre sono senza serramenti, tagli nel muro; essa è la casa dei morti, in architettura è una casa incompiuta e quindi abbandonata. Quest’opera, incompiuta e abbandonata, è analogica alla morte.
Il cono che sovrasta la fossa comune come una larga ciminiera è unito al percorso centrale dalla spina dei colombari. L’unione avviene a due livelli; al livello superiore si accede a un ballatoio aereo. Questo ballatoio è legato al percorso dei colombari e ne costituisce come la conclusione. Dal pavimento di ingresso una serie di gradoni scende verso la pietra tombale che ricopre la fossa comune.
Testo tratto da Fondazione Aldo Rossi