Disposta lungo l'asse longitudinale dell' 'aula', una sequenza di cinque 'celle' cubiche di lato 3 metri, aperte su un lato e prive di copertura.
Vuoti che riempiono il vuoto.
Un 'basamento' della stessa dimensione in pianta, ma alto solo un terzo del lato di base, apre la sequenza.
I volumi sono staccati tra loro: pause di una misura costante consentono di traguardare, lasciando scoprire l'effettiva larghezza della sala, oltre ad offrire percorsi di visita alternativi.
Un percorso anulare consente l'accesso alle stanze espositive, che si lasciano scoprire nell'alternanza di pieni e vuoti che caratterizza la composizione. Queste, aprendosi sul percorso, ne dilatano lo spazio e offrono inattese soluzioni allestitive.
Le pareti bianche costituiscono un fondale astratto disposto ad accogliere le opere d'arte.
Luogo del silenzio, il nuovo spazio espositivo si contrappone alla frenesia e al rumore della vicina strada, accesso principale e storico alla città.