Ampliamento del Liceo Ariosto
Il Liceo Ariosto si trova nell’addizione erculea di Ferrara, a fianco al Palazzo dei Diamanti. E’ una importante istituzione scolastica della città, caratterizzata dalla qualità dell’insegnamento e dall’innovazione dei programmi.
La sede “moderna” del Liceo è stata realizzata negli anni settanta, in seguito a un concorso vinto dagli architetti Melograni, Giura Longo e Martines. Concepita come un grande padiglione inserito in un’area verde, si sviluppa interamente a un piano. L’organizzazione degli spazi, con una forte integrazione tra interno ed esterno e tra aule e spazi comuni, ha rappresentato un esempio di radicale innovazione nell’edilizia scolastica italiana.
L’impianto dell’edificio si basa sul modulo-aula, spazio corrispondente all’interasse strutturale, illuminato dall’alto da uno shed di derivazione industriale. Venticinque aule sono rivolte a est, mentre sul lato opposto si susseguono aule con destinazione speciale e altri locali. Tra questi due gruppi di ambienti si trova uno spazio aperto polifunzionale, progettato per riunioni ed esposizioni, oltre che per l’attività libera degli studenti. Questo spazio in particolare ha caratterizzato nel tempo l’ambiente e la vita del Liceo.
Negli anni novanta, il forte incremento del numero degli iscritti ha reso necessario realizzare un ampliamento per dare spazio a dodici nuove aule e alla biblioteca dell’istituto.
L’esigua disponibilità di superficie di terreno ha orientato il progetto verso una morfologia e uno schema distributivo molto diversi da quelli del primo progetto: non più un edificio esteso, a un piano, ubicato nelle parte centrale del lotto senza affacci sulla strada, ma un volume compatto a tre piani, costruito lungo il lato nord dell’area per delimitare il campus scolastico e chiudere il fronte su via Arianuova.
Obiettivo del nuovo progetto è stato realizzare – in condizioni del tutto diverse rispetto alla vecchia sede – spazi comuni e distributivi capaci di favorire le attività informali e le relazioni di studenti e docenti.
Il piano terra è in parte su pilotis, per realizzare un ampio portico, dal quale si vede il vecchio liceo e, come attraverso una porta, si accede all’area della scuola.
Il volume a ridosso della parte preesistente, è riservato alla biblioteca, vetrata verso il portico e il campus. La sua posizione, direttamente accessibile dalla strada, ha favorito l’organizzazione di attività ed eventi aperti anche alla cittadinanza, che hanno qualificato la dimensione urbana dell’istituzione scolastica.
Le aule affacciano a sud, sul lato più silenzioso, verso il campus scolastico. Sono protette da fasce continue di frangisole orientabili che, con le pareti in blocchi cemento non intonacati, ne caratterizzano decisamente lo spazio interno.
Gli spazi di distribuzione del nuovo edificio sono riuniti sul fronte nord. La scala sporge rispetto al corpo principale e si apre per allinearsi con via Arianuova, illuminata dalle superfici vetrate in copertura e sulle testate che staccano il muro e la mettono in forte relazione con la strada e la città.
I volumi trasparenti che sporgono in corrispondenza dell’arrivo delle rampe ai piani, gli affacci dei disimpegno delle aule, le pareti in blocchi di cemento non intonacati, i pilastri colorati, qualificano gli spazi di distribuzione come luoghi di relazione. Gli ampi pianerottoli sono utilizzati per lo studio e il lavoro di gruppo. Mostre ed esposizioni vengono organizzate lungo la scala e nel tratti di disimpegno che vi si affaccia.
I materiali e le finiture del nuovo volume riprendono con variazioni il carattere industriale del liceo degli anni settanta. Il rivestimento esterno è una parete ventilata in lastre di terracotta. Ricorsi in alluminio danno una scansione a fasce orizzontali e incorniciano le bucature. I pilastri e la parete che scherma la scala antincendio sono in cemento armato a vista.