progetto per una scuola dell'infanzia e primaria a Lucca
Concorso di idee per la realizzazione di #scuoleinnovative
Progetto menzionato.
L’inquadramento urbanistico e le relazioni urbane
Una strategia di implemento delle connessioni urbane accompagna il progetto della scuola risultando del tutto conforme alle indicazioni urbanistiche vigenti; si sottolinea poi la coerenza del progetto a quanto indicato dal Piano Strutturale 2016. L’edificio troverà sede tra due aree destinate a verde pubblico; l’isolato a nord è classificato QP.5B_UTOE dal documento Ambiti e Determinazioni spaziali e ciò che i pianificatori suggeriscono per questi siti è il miglioramento delle condizioni degli spazi aperti di relazione; il progetto procede dunque da un riordino dello spazio verde che diviene, grazie ad una nuova accessibilità ciclopedonale, parte di quell’insieme di luoghi serviti dalle due arterie “dolci” che il PS prevede, ad ovest sull’allineamento dell’acquedotto prefigura e ad est sul sedime della ferrovia dismessa Lucca Pontedera. A sud della scuola il Piano identifica un isolato classificato tessuto T1, Tessuti degli isolati chiusi, della città pianificata e compatta; anche per questi contesti si richiede un rafforzamento degli intrecci spaziali; il progetto risponde ai desiderata garantendo la permeabilità del complesso ed un legame percettivo e funzionale con il parco, dove saranno distinguibili: un grande prato, un’area attrezzata per il gioco dei bambini ed un’area ad orti urbani – un potenziamento di quelli esistenti. L’accessibilità veicolare della scuola passa dall’anello costituito da Via Nottolini, Via Ghiselli, Via Mammini; la strada chiusa prospiciente la scuola è stata configurata come un accesso per i residenti e come una risorsa per la sosta temporanea degli utenti della struttura. Si postula infine che questo insieme di giardini divenga la “porta” del vicino “Parco agricolo e monumentale dell’acquedotto ottocentesco” di Nottolini, cucendo così tra loro aree a verde contigue.
I principi insediativi
L’edificio della scuola è disposto parallelo al limite settentrionale del lotto ed alla stecca residenziale esistente; tale giacitura traccia con nitore il bordo dell’isolato e contribuisce a ridefinire la cortina stradale: una modalità per rispondere a quel principio di “città compatta” individuato dal Piano. Le ridotte dimensioni del plesso hanno permesso di sviluppare l’intero programma su un unico piano; tale soluzione facilita l’accessibilità generale al complesso e l’interdipendenza tra gli spazi interni e gli esterni ad essi pertinenti. L’ampio slargo su via Nottolini è stato ridisegnato con un percorso ciclopedonale di spina schermato dal traffico veicolare da una fascia a verde. Osservati da lontano i bassi profili della scuola richiamano i lunghi muri di recinzione delle ville e delle tenute del paesaggio collinare lucchese dissimulandosi tra le alberature del parco. Le colonne vivamente colorate che cingono il volume emergente della palestra annunciano i punti di ingresso.
I caratteri funzionali e distributivi
Tre sezioni compartiscono funzionalmente la scuola al cui incrocio si insedia la piazza-agorà su cui confluiscono i due ingressi contrapposti provenienti dalla strada e dal parco. La hall/passage è direttamente illuminata e ventilata da una corte a pianta circolare: l’ Acer platanoides che la orna e la connota è il baricentro ideale dell’intero complesso. La piazza-atrio distribuisce la portineria, la stanza dei colloqui con i genitori ed i locali per le attività collettive (palestra, mensa, laboratorio multimediale, biblioteca, servizi). L’insieme così ottenuto è una sezione che può essere resa agevolmente indipendente, negli orari e negli usi, dal resto della struttura ed offerta alla vita quotidiana degli abitanti il quartiere e la città. La frattura tra served and servant spaces è stata ricomposta in un’unità di luoghi distinti ed interrelati. A ridosso del confine ad ovest sono disposti i locali degli impianti, raggiungibili autonomamente dall’esterno.
La pedagogia, la didattica ed il benessere
ll braccio rivolto ad occidente è destinato alla primaria quello ad oriente all’infanzia; a nord si colloca la manica che accoglie le stanze per l’amministrazione ed i docenti. Il primo settore ospita cinque aule ed un ampio ambiente dove verranno svolte attività differenziate (spazio di gruppo, laboratoriale, individuale, di relax). Alla primaria afferiscono due giardini intesi come continuum degli ambienti che li descrivono: quello a meridione presenta una loggia che ripara le aule dal soleggiamento e dalla pioggia e che diverrà luogo di incontro e di condivisione; quello settentrionale di pertinenza degli spazi educativi, è in diretto rapporto con la palestra. La sezione dell’infanzia si fonda su un simile impianto - fatte le necessarie distinzioni nella morfologia dei servizi degli arredi. Una grande sala per il gioco e le attività pratiche è stata posizionata nella parte più interna tra un piccolo giardino e la corte centrale. Per collocazione, dimensione e forma è una stanza che può, secondo l’occasione, fungere da aula magna, da sala per incontri, feste, recite scolastiche, teatro di marionette. L’attenzione è stata posta sugli spazi condivisi, passibili di suddivisioni secondo le esigenze (uso di elementi modulari e tendaggi). Le scelte progettuali sono orientate a favorire nella scuola l'esperienza diretta, l'inclusione e la valorizzazione della “cultura infantile”. Ergonomia e stimoli sensoriali sono a fondamento dell’interior design ed il colore è inteso come strumento nella decifrazione e nella riconoscibilità degli ambienti. La razionalità e la chiarezza degli aggregati spaziali, la luce naturale e la sussunzione del naturale nei lineamenti architettonici favoriscono il senso di protezione ed accoglienza di queste stanze.
I giardini ed il parco
I giardini sono luoghi vocati al contatto libero e diretto con la natura e le sue stagioni. Le specie vegetali piantumate fissano l’aspetto, gli odori e l’atmosfera di ogni giardino; le specie sono state scelte per robustezza, bassa manutenzione, coerenza ed equilibrio con i caratteri naturalistici del territorio. Il giardino dei laboratori e della palestra è bordato da un filare di Malus florentina e da tre vasche con specie officinali ed aromatiche; una muratura coperta da rampicanti chiude il giardino sul lato verso la strada, impedendo l’introspezione in analogia ai tanti orti e giardini segreti di Lucca. Il giardino degli insegnanti è un piccolo Camellietum, ed ospiterà una selezione di antiche cultivar di camelie della Lucchesia. Il giardino della primaria è un prato lasciato sgombro: un unico albero da frutto (Diospyros kaki) offrirà una grande ombra nella bella stagione e tra i suoi rami nidificheranno gli uccelli; in autunno la colorazione oro-arancio delle sue foglie segnerà ogni inizio di anno scolastico. Il giardino dell’infanzia è spartito tra un prato ed una sabbionata. I due giardini verso il parco sono protetti da recinzioni lignee che lasciano passare lo sguardo.
Le tecniche costruttive e le materie
L’edificio è stato concepito con materiali e tecniche costruttive consolidate e tradizionali (sapienza edificatoria diffusa, velocità di esecuzione, contenimento dei costi). La struttura è composta da elementi verticali molto rigidi nei confronti delle azioni orizzontali associati ad una copertura orizzontale con peso proprio ridotto (al fine di una maggiore efficacia anti-sisma). La struttura verticale, secondo la tipologia a setti, sarà realizzata in calcestruzzo armato. Il solaio di copertura sarà sostenuto da un’orditura di travi in legno lamellare molto ravvicinate; sulla copertura è predisposto un manto verde per una mitigazione dell’impatto ambientale e per la riduzione dell’effetto “isola di calore”. Un impianto fotovoltaico sarà alloggiato sul tetto della palestra. I materiali impiegati (mattone, legno, argilla, linoleum) rispondono ad esigenze di controllo ecologico, durata, efficienza nelle prestazioni ed appropriatezza alla lingua morfo-tipologica della città di Lucca.
La sostenibilità energetica ed ambientale
L’involucro ad alta efficienza (standard nZEB) sarà caratterizzato da elementi opachi con trasmittanza inferiore a 0,35 W/mq°K ed alta inerzia termica grazie all’utilizzo di elementi ad elevata massa superficiale. Le vetrature (Low E completi di schermatura solare attiva) avranno una trasmittanza inferiore a 1,8 W/mq°K. L’inerzia termica dell’involucro consente di abbattere il picco termico di circa il 20%. La climatizzazione degli ambienti sarà composta da un sistema di ventilazione con recuperatore ad alta efficienza ed un sistema a zone con controllo del comfort di ogni locale. La produzione di fluidi termici sarà effettuata con pompa di calore ad aria ad alta efficienza. La messa a punto di un piano di mobilità sostenibile è fattore decisivo di risparmio energetico (fabbisogno energetico: 19,90 TEP/anno per i trasporti contro i 3,62 TEP/anno per la climatizzazione e i 3,27 TEP/anno per l’illuminazione). L’intero fabbisogno elettrico e termico del manufatto sarà fornito da un campo fotovoltaico (25 Kwp).
Il ciclo di vita
Gli impianti saranno della massima semplicità ed affidabilità minimizzando la numerosità dei componenti. Impianto meccanico: 1 pompa di calore, 5 unità di trattamento aria di zona, 15 regolatori di portata; impianto elettrico: 1 quadro generale, 4 quadri di zona, 200 apparecchi di illuminazione led. I componenti da manutenere saranno dislocati in modo da non interferire con le quotidiane attività didattiche e di gioco.
Il percorso di partecipazione
Il comune di Lucca ha intrapreso un percorso partecipativo sui temi della mobilità, dei lavori pubblici, dell’ambiente. Il progetto della scuola ricade nell’area battezzata Laboratorio territoriale sud. Il confronto tra facilitatori, tecnici, e la comunità della scuola (personale docente ed amministrativo, genitori e bambini) dovrà necessariamente accadere all’interno del sopracitato Laboratorio, giovandosi delle esperienze fatte e delle sensibilità acquisite dalla comunità di riferimento.