Progetto Flaminio - Concorso Internazionale di Progettazione per il Quartiere Della Città Della Scienza, Roma
International Design Competition for the Neighbourhood surrounding the City of Science
Inquadramento generale
L’area oggetto di concorso per il futuro quartiere della Città della Scienza rappresenta, nel contesto urbano di Roma, un’impronta storica, una traccia di memoria del periodo industriale ormai contenuta all’interno del tessuto urbano residenziale denso.
Pur essendo gli edifici esistenti ormai degradati e difficilmente recuperabili, l’area manifesta una sua precisa configurazione identitaria, un valore iconografico pari a quello degli isolati edifici di pregio architettonico, e di grande interesse pubblico, sparsi lungo Via Guido Reni e nelle immediate vicinanze; a partire dal museo Maxxi di Zaha Hadid, l’Auditorium Parco della musica di Renzo Piano, il palazzetto dello sport di Nervi, lo stesso villaggio Olimpico di Libera e Moretti, lo stadio Flaminio e la chiesa del Sacro cuore di Maria, sono tutte strutture introverse e qualificabili come “attractors” di notevole rilievo nel tessuto urbano.
L´asse di Via Guido Reni non risulta però ad oggi adeguatamente valorizzato, e la sua potenzialità di principale collegamento tra queste iconografie di alto valore architettonico della Roma moderna appare inespressa.
La nostra idea di progetto si fonda su una serie di semplici elementi urbani di facile lettura che permettano la ricucitura del tessuto urbano e la valorizzazione degli ele¬menti di pregio già presenti sia all’interno dell’area di progetto che fuori da essa.
Sintesi del progetto
Si prevede la conservazione dell’impronta dei tre principali edifici esistenti con andamento est-ovest con la sopraelevazione dei due esterni, l’inserimento del Nuovo Museo della Scienza ad ovest, una piastra con un forte valore di fuori scala e filtro urbano, e di un edificio lineare alto con andamento nord-sud a destinazione resi¬denziale collocato ad est, il tutto a costituire un rettangolo urbano marcatamente delineato e di forte impatto; infine volumi residenziali nella restante area sud.
Strategie progettuali
Il mantenimento dell´impronta storica del sedime dei vecchi edifici industriali, più come valore spaziale urbano che architettonico, fa si che tutta l’area assuma un nuo¬vo ruolo di “attractor” lungo l’asse di Via Guido Reni semplicemente re-esprimendo se stessa.
I volumi e le altezze dei previsti nuovi edifici instaurano un felice rapporto con quelli del Maxxi e della chiesa del Sacro cuore di Maria mentre le residenze ad ovest definiscono la quinta precisa di “chiusura” rispetto agli altri edifici alle spalle di Via Pier della Francesca.
Il naturale e principale collegamento urbano è costituito dalla nuova piazza, delineata dalle previste volumetrie di progetto, che attraversando Via Guido Reni collega il Nuovo Museo della Scienza al Maxxi.
La spiccata nuova permeabilità dell’area, derivata dalle qualitative spazialità urbane degli edifici esistenti e di nuova edificazione, determina spazi pubblici di qualità e modernità, confrontandosi con il tradizionale uso del piano terreno, sia esso pubblico che privato.
Al centro dell’area il recupero di uno degli edifici storici, dei tre quello baricentrico e non oggetto di azioni di sopraelevazione, produce una sorta di “Covent garden” romano, creando all’interno dell’area una nuova dinamicità e ricchezza architettonica e apportando al contempo un elevato incremento di valore commerciale enfatiz¬zando il potenziale turistico. Il questo modo il “core” urbano del progetto trova il suo centro nell’unico edificio mantenuto inalterato sul piano sia formale che funzionale.
Nelle altre due navi industriali, con prevista sopraelevazione, si propone la proget¬tazione di residenze con tipologia duplex e/o loft, ricche di terrazzi e giardini pensili.
L’area definita dal triangolo accedente a Via Vignola é esclusivamente residenziale, incluso il social housing, e immersa nel verde, in continuità con il parco del confinante istituto scolastico.
Sul piano immobiliare il progetto prevede una offerta tipologica residenziale differenziata, comprendendo real estate, social housing e ricettivo, senza generare incongrue zonizzazioni.