Nuovo Ingresso Museo Poldi Pezzoli, Milano
Trasparenza, luminosità, accoglienza, nuova comunicazione.
Domesticità.
Mistero.
Il dialogo con "La Sala delle Armi".
Il dialogo con la scala di accesso e la sua storica fontana.
Atmosfera.
Atlante di essenze lignee. Catalogo di provenienze geografiche.
Abilità artigianale nella lavorazione del legno, degli ottoni e dei vetri.
La grande tradizione veneta dell'arte tessile.
Tutto questo condensato nella più bella casa museo di arti decorative d'Italia.
Il primo obiettivo del progetto è stato quello di ridare trasparenza alla facciata su cortile del Museo. Il porticato di casa Poldi Pezzoli, inizialmente aperto sul cortile, è ritornato a comunicare visivamente con Via Manzoni. Le precedenti schermature e blindature, grazie alle recenti trasformazioni tecnologiche applicate all’industria del vetro, sono state sostituite con sofisticati vetri che nel garantiscono le medesime caratteristiche filtranti e di sicurezza.
L’idea ambiziosa di progettare una nuova serie di mobili che si potessero in qualche modo affiancare alla prestigiosa collezione del museo è stata da subito un impulso importante. Una sorta di messa in forma di quello che poteva definirsi lo stato dell’arte del far falegnameria oggi e allo stesso tempo raccontare l’Italia in una sorta di atlante delle essenze lignee più diffuse. Il lavoro fatto a mano, incrociato con un lavoro di taglio fatto con macchine a controllo numerico, parallelamente all’armonia cromatica delle fibre vegetali, dove il timbro scuro e venato del noce canaletto determina il registro di base su cui si sovrappongono altri legnami: noce nostrano, ciliegio, olmo, quercia.