Diga La Spezia
1.
La diga foranea è una grande barriera di rocce che protegge il porto di La Spezia chiudendo il golfo verso sud. Si tratta di un manufatto di proporzioni colossali (2235 m di lunghezza) e di straordinaria semplicità, situato in una posizione eccezionale, al centro di uno tra i più emozionanti scenari dell’intero Mediterraneo.
Queste condizioni (estrema purezza dell’elemento, dimensioni sterminate, collocazione all’interno di un paesaggio straordinario) definiscono i presupposti per qualsiasi ipotesi di trasformazione. Il progetto dovrà infatti solo attivare il potenziale della diga, senza inquinarne la purezza e senza confonderne la relazione col paesaggio circostante. La diga deve essere intesa come uno strumento misuratore (e rivelatore), capace di far risaltare la bellezza del paesaggio in cui è inserita.
2.
In questo momento la diga è semplicemente una infrastruttura portuale, necessaria a smorzare la forza delle mareggiate, un manufatto utile ma disabitato. Attorno alla diga vi sono culture di mitili e allevamenti ittici, mentre la diga stessa rimane sostanzialmente inutilizzata.
La diga è una risorsa scarsamente sfruttata. Pochi tra gli abitanti del golfo la hanno anche solamente raggiunta. Allo stesso tempo, la diga possiede uno grande potenziale: è un luogo estremamente panoramico da cui è possibile osservare l’intero golfo; la sua semplicità reagisce con il paesaggio sottolineandone la ricchezza e la complessità; infine, la sua estrema semplicità si traduce nella disponibilità ad ospitare una molteplicità di programmi urbani.
3.
La diga va considerata all’interno del paesaggio e del sistema di attività dell’intero golfo, non solamente in relazione alla città di La Spezia. In questo senso, la progettazione dei nuovi spazi distribuiti lungo la diga coincide con un esercizio di lettura dell’intero territorio del golfo. La mappatura dettagliata delle attività che si affollano lungo la costa coincide con la definizione delle attività che possono occupare gli spazi lungo la diga. Il nuovo progetto agisce doppiamente come elemento misuratore, da un lato la sua sublime semplicità misura il paesaggio circostante, dall’altro la sua complessità programmatica registra le attività che popolano il golfo fornendo spazi che corrispondono ad ognuna di queste.
Sia in termini visivi che programmatici, la molteplicità di luoghi e di attività distribuiti sul territorio del golfo contribuisce a costruire il paesaggio artificiale della diga.
4.
La città di La Spezia, pur affacciandosi su uno dei più bei golfi del Mediterraneo, presenta un accesso al mare piuttosto ridotto. Questa condizione urbana è dovuta alla particolare vicenda di una città che negli ultimi secoli si è sviluppata principalmente come arsenale militare e come porto cantieristico-commerciale, e che ha visto tali attività occupare quasi integralmente il litorale, finendo per precludere pressoché interamente l’affaccio della città sul mare. Questa situazione persiste fino ad oggi: nonostante l’Amministrazione Comunale abbia iniziato il processo di riconversione delle aree portuali in via di dismissione, questo processo di trasformazione sarà lungo e complesso ed al momento l’accesso al mare dalla città rimane problematico. Allo stesso tempo, i bellissimi luoghi di balneazione in provincia di La Spezia (i più vicini alla città sono Porto Venere a Ponente e Lerici a Levante) distano più di un'ora d'auto dal centro della città, e, di conseguenza, la fruizione di questi luoghi non può essere quotidiana. La recente costruzione del Porto Lotti e del Porto Mirabello conferma la tendenza della città a guadagnare gradualmente nuovi tratti di litorale, ma, in tempi brevi, la diga foranea sembra offrire la migliore occasione per realizzare velocemente un fronte mare cittadino facile da raggiungere dal centro città (15 minuti di battello dalla passeggiata Morin e da Porto Lotti) e connesso alle linee di navigazione che portano a Lerici, a Portovenere e all'isola Palmaria.
5.
Proponiamo di costruire un nuovo pontile galleggiante in ferrocemento disposto parallelamente alla diga. Il nuovo pontile è un elemento rettangolare estremamente semplice ed estremamente flessibile, è largo 10 m e nella sua dimensione iniziale è lungo 540 m. Già nella conformazione iniziale il pontile è in grado di accogliere una quantità di attività sufficienti ad avviarne lo sviluppo e a garantirne il costante utilizzo. Il nuovo pontile é composto da elementi indipendenti, ognuno dei quali è lungo 36 m. Qualora si presenti la necessità di nuovi spazi affacciati sul golfo, è facile estendere il pontile con la semplice aggiunta di nuovi elementi. Nella sua estensione massima esso può arrivare alla lunghezza di 1908 m, accogliendo quasi il quadruplo del programma iniziale. Questa struttura è flessibile sia nel suo utilizzo, perché grazie alla sua semplicità è adatta ad accogliere differenti attività, sia nella sua realizzazione, perché la sua modularità permette di rispondere alle nuove esigenze della città e alle mutevoli richieste del mercato turistico.
Le coltivazioni di mitili attualmente presenti lungo la diga potranno essere ricollocate poco più lontano in due specchi d'acqua a levante e a ponente del nuovo pontile.
6.
Il pontile galleggiante è ancorato al fondale tramite cavi, come una boa. Questo sistema di fondazione è il meno invasivo nei confronti del fondale marino e permette di realizzare una struttura di grandi dimensioni senza alterare il delicato equilibrio ittico del golfo e della diga.
Il pontile, nella sua estrema semplicità, consente l’attracco e l’ormeggio di imbarcazioni di varia grandezza e consente la balneazione. Il pontile contiene al suo interno i servizi necessari a queste attività. Si tratta di un oggetto estremamente semplice ed omogeneo: una grande piastra rettangolare con pochissimi elementi verticali (illuminazione, docce, ormeggi, piccoli edifici di servizio). La semplicità del pontile riduce la composizione ad un unico elemento: un pavimento riccamente decorato che sottolinea la possibilità di camminare al centro del golfo.
Il nuovo pontile rispetta il linguaggio ridotto e allo stesso tempo colossale della diga: la piattaforma ne ripete l’astratta, lunare semplicità e ne ripete la romantica relazione con la natura circostante. Il pavimento classicamente decorato della piattaforma definisce una stanza in mezzo al mare, da cui affacciarsi ad osservare il paesaggio con rinnovato stupore.
7.
Il pontile galleggiante è un intervento molto semplice e di ridottissimo impegno economico. Si limita a rendere accessibile la diga e a realizzare le condizioni necessarie per poter utilizzare questo luogo in una molteplicità di modi. La semplicità dell’intervento gli consentirà inoltre di reagire a scenari differenti pur mantenendo la sua chiarezza formale e senza modificare la sua relazione con il paesaggio.
Dalla costa, il profilo della diga rimarrà sostanzialmente immutato, alcuni elementi verticali e la sottilissima fascia della piattaforma emergeranno solamente ad uno sguardo più ravvicinato.
Queste condizioni minime (sia in termini formali che economici) sono, allo stesso tempo, le condizioni che garantiscono la maggiore libertà nell’utilizzo e definiscono la più ricca relazione col paesaggio all’intorno. L’arte, che tutto fa, nulla si scopre. La diga foranea di La Spezia è infatti uno di quei casi fortunati in cui il massimo risultato può essere raggiunto con il minimo sforzo e la qualità del progetto consiste anzitutto nel non esagerare, non sprecare risorse, non offuscare la chiarezza dell’oggetto e la bellezza del panorama.
8.
Il pavimento del pontile è decorato come un pavimento antico composto da una serie di disegni geometrici basati su una griglia quadrata di 2 m di lato. La superficie è colorata con resine gialle, verdi e nere stese direttamente sul cemento di cui è costituita la struttura dei cassoni. Il disegno del pavimento è estremamente monumentale e ripete l’organizzazione di alcuni bellissimi esempi di età romana (ad esempio il pavimento del Pantheon). In questo modo, il disegno del pavimento sottolinea l’eccezionalità della condizione del pontile, quasi un luogo incantato, sospeso al centro del golfo.
9.
Il pavimento del pontile è scandito da numeri che individuano dei luoghi che potranno essere associati ad un programma, in modo analogo a quanto accade sulla spiaggia di Ipanema (Rio de Janeiro), dove la semplice numerazione dei postos, originariamente legata ad esigenze di sicurezza, è diventata col tempo un pretesto per associare dei luoghi a diversi usi e a diverse categorie di utenti. La numerazione sul pontile crea le condizioni per l’accumulazione di attività metropolitane, senza per questo predeterminarle in modo rigido: consente di associare a dei luoghi delle attività, definendo allo stesso tempo un meccanismo reversibile che, grazie alla sua semplicità, può mutare ed adattarsi a come in futuro il pontile sarà usato dalla città. In questo modo, la piattaforma si definisce come una versione specchiata e semplificata della città, in cui la molteplicità delle attività urbane si specchia in una lingua ridotta ma non per questo uniforme o monotona.
10.
Il battello conduce al centro del nuovo pontile e lo suddivide in due parti: a levante i servizi legati al diporto nautico, a ponente quelli legati alla balneazione.
A levante i numeri dispari individuano le zone dedicate alle scuole di vela e di canottaggio, ai corsi d'immersione e di pesca, ma anche gli spazi utilizzabili dagli istituti di ricerca per esercitazioni sul campo. In questa porzione di pontile è inoltre possibile ormeggiare imbarcazioni da diporto o storiche.
A ponente, i numeri pari individuano le zone dedicate alle attività balneari. Nello specchio d'acqua prospiciente è interdetta la navigazione, ed il pontile può essere affiancato da ulteriori elementi galleggianti che potranno contenere piscine e vasche per il bagno protetto, scivoli e giochi d'acqua.
Il pontile consente la balneazione sia verso La Spezia, sia verso la sottile lingua di mare che separa il pontile dalla diga vera e propria. Sarà così possibile accedere dal pontile alla scogliera della diga che, pur nella sua artificialità, è densamente popolata da una flora e da una fauna ittica ricca e vivace. Il pontile diventerà inoltre il punto d'osservazione privilegiato per tutte le grandi manifestazioni turistiche di La Spezia come ad esempio il palio del golfo o la coppa Byron.
Sul pontile ci sono pochissimi elementi: piccoli volumi che contengono i bar e i ristoranti, alti pali d'illuminazione che ritmano il pontile ogni 18 m. I pali garantiscono l'illuminazione serale ed integrano servizi minori, come le docce. Alcune scale permettono di scendere all'interno della sezione del pontile galleggiante dove si trovano i bagni e le cabine. Nella sezione trovano posto anche spazi di deposito. Nello spessore del pontile sono inoltre alloggiati gl'impianti di trattamento dei rifiuti organici, e gli impianti di produzione di energia elettrica a partire dal moto ondoso, oltre a serbatoi di acqua potabile. Un cavo sottomarino garantisce il collegamento con la terraferma e la fornitura di corrente elettrica a tutta la struttura.
11.
La struttura del pontile è realizzata in ferrocemento, un materiale fortemente utilizzato nelle costruzioni navali, sia per la sua resistenza superiore a quella dell'acciaio, sia per la sua manutenzione estremamente facile, sia per la sua economicità. Il ferrocemento è composto da una rete di ferro a maglie strette composta da tondini del diametro di circa 1 cm, rivestita da circa 6 cm di cemento. Questo materiale a differenza dell'acciaio puro non subisce osmosi, né ruggine, al suo interno non si formano condense o muffe e può essere riparato direttamente in mare, riducendo drasticamente i costi di manutenzione.
Il nuovo pontile galleggiante è perfettamente sostenibile. Infatti, si tratta di un intervento, nonostante la sua dimensione, pienamente reversibile. Il pontile potrà infatti essere facilmente rimosso riportando la diga e lo specchio d’acqua al loro stato attuale. Inoltre il sistema di ancoraggio prescelto non altera i fondali marini e non compromette la flora e la fauna ittiche locali. Infine il pontile permette l'alloggio di strutture atte a conoscere e a studiare il mare, contribuendo ad accrescerne la conoscenza e promuovendo la cura e un'attenzione attiva verso di esso.
I cantieri navali esistenti potranno facilmente realizzare i moduli che costituiscono la piattaforma così come tutta l'attrezzatura prevista dal progetto, questo permetterebbe un notevole abbattimento non solo dei costi di produzione e trasporto ma anche di quelli per la manutenzione.
I bassi costi di gestione e di manutenzione della struttura saranno coperti dal ricavato dell'affitto degli spazi. Gli eventuali profitti potranno essere reinvestiti nell'ampliamento della struttura.