Corde Innocenti
“Corde innocenti” è un sistema modulare di attrezzature per lo spazio pubblico. I tubi Innocenti, materiale economico e di facile reperimento nel mercato delle attrezzature edili in disuso, sono usati come elemento strutturale dei moduli, intelaiatura ossea facilmente assemblabile, versatile e resistente. Alle corde intrecciate è destinato invece il ruolo di novella membrana semperiana, separazione e appoggio per spazi e funzioni. La tettonica elementare e arcaica, fatta di giunti e nodi, incastri e tessiture, rivive in una moderna declinazione dello spazio urbano, capace dirivitalizzare, sia in termini formali che funzionali, spazialità povere e contesti disarmonici.
Tutti i moduli hanno dimensione costante, cubi di lato 3m, e la loro composizione, in pianta quanto in elevazione, è volutamente libera di adattarsi, quasi auto-determinandosi, agli spazi in cui il progetto s’inserisce. In quest’ottica, le diverse funzioni dello spazio pubblico dialogano in un incastro vivace, pensato per includere le diverse categorie di utenti e innescare così quel processo “auto-rinforzante” della vita dello spazio pubblico per cui “qualcosa accade perché qualcos’altro accade”.
Questa ricchezza d’interazioni, fatta d’incontri, contatti, relazioni, stimoli, è sostenuta da un concept formale e costruttivo semplice, che ne facilita la realizzazione con meccanismi partecipativi di auto-costruzione. A questo scopo ogni scelta progettuale si muove nei confini di un’economicità evidente rispetto agli elementi di arredo urbano tradizionali, laddove ciò non significa rinunciare alla qualità architettonica, sia in termini di spazialità che di fruizione, alla durevolezza e a una facile manutenzione.
Versatilità, modularità, economicità, sostenibilità, facilità di realizzazione e un’eleganza fondata sull’innegabile poeticità, di sapore post-industriale, che ha la nobilitazione architettonica di materiali ‘volgari’ nati per altri scopi: “Corde innocenti” è la risposta al kitsch nostalgico delle panchine in ghisa e all’algida modernità degli arredi in cemento; strumento –e non fine- di un’architettura al servizio della socialità e della vivacità dello spazio pubblico.