Cappella Patrizia
... Eppure siamo solo all'inizio ... E' il titolo che, citando le parole del poeta Edmond Jabes, do alla Cappella Patrizia che sto realizzando nel cimitero di Piverone. L’esterno è un parallelepipedo in cemento. L'interno prende ispirazione da alcuni difetti del cemento armato nelle famose case dello studente realizzate dall'architetto Giancarlo De Carlo a Urbino. Lì il ferro delle armature affiora sotto uno strato troppo sottile di cemento, nel mio lavoro una struttura di ferri disegnata per l’occasione, si sovrappone a quella già esistente e poi è ricoperta di uno strato appena sufficiente di malta arricchita d’inerti contenenti polvere di vetro, tutto è sabbiato fino a fare affiorare, in parte, il disegno dei ferri, che, come nervi scoperti tratteggiano l'intero spazio. Tutto si riflette a terra dentro un pavimento di specchi rotti moltiplicando la percezione dello spazio e dei tratti affioranti dei ferri, determinando un disegno spaziale fatto di tratteggi interrotti dietro i quali si percepisce in trasparenza la continuità del disegno globale. In un certo punto dello spazio, a una certa angolazione derivante da calcoli riguardanti l’inclinazione del sole (in una certa data e auna certa ora) sarà poggiata un’urna cineraria a forma di dodecaedro composta dello stesso materiale del pavimento.
... And yet this is only the beginning... This is the title that, quoting the poet Edmond Jabes, I give to the Patrizia Chapel that I am building in Piverone cemetery, near Turin. The exterior is a parallelepiped in cement. The interior is inspired by some of the flaws in the concrete of the famous Student houses constructed by the architect Giancarlo De Carlo in Urbino. There, the iron of the structure/scaffolding surfaces from beneath a layer of cement that is too thin. In my work, an iron structure designed for the purpose is superimposed on the pre-existing one and then covered with a layer of mortar that is barely sufficient and enriched with aggregates containing powdered glass. This is sandblasted so that the pattern created by the iron structure, which delineates the entire space like exposed nerves, partially emerges. Everything is reflected at ground level in the shattered mirror flooring, multiplying the perception of the space and elements emerging from the iron structure, determining a spatial design consisting of interrupted lines behind which the continuity of the overall design can be seen in transparency. At a certain point in the space, at a certain angle deriving from calculations regarding the inclination of the sun (at a certain date and a certain time), a dodecahedron-shaped funerary urn made of the same material as the floor will be placed.