AISTHESIS - All’origine delle sensazioni
Villa e Collezione Panza, Varese
Luce, percezione e spazio: questi gli elementi fondanti della sperimentazione di Irwin e Turrell che hanno condotto i due artisti verso un approccio mai tentato prima nella storia dell’arte. Le caratteristiche del loro lavoro avevano da subito interessato il collezionista milanese Giuseppe Panza di Biumo che era rimasto affascinato dal contesto di una città come Los Angeles: dalla natura e dall’ambiente che la circondano, dall’immensità degli spazi, dalla purezza della luce e dei colori, nonché dalla vitalità e trasversalità delle ricerche.
I due artisti sono presenti nella Collezione di Varese già dagli anni Settanta (Villa Panza è l’unico museo che ospita in Italia alcuni loro lavori site-specific) grazie alla lungimiranza di Giuseppe Panza che commissionò loro i memorabili interventi - Varese Portal Room, Varese Scrim, Varese Window Room (1973) di Robert Irwin e Lunette, Sky Space I e Virga (1974) di James Turrell – tutte opere che hanno segnato in maniera definitiva la relazione tra l’uso dell’architettura e la creazione di nuove esperienze visive.
Per questa importante esposizione Robert Irwin e James Turrell hanno realizzato opere pensate appositamente per gli spazi della Villa. Per la Scuderia Grande Turrell ha ideato un nuovo Ganzfeld: ambiente ampio, chiuso e senza soluzione di continuità.
Al suo interno le sofisticatissime luci programmate in uno spazio apparentemente vuoto impediscono agli occhi del visitatore di “attaccarsi” a qualsiasi superficie, rendendo quindi difficile percepire la differenza tra le sensazioni visive generate internamente ed esternamente. Il termine tedesco Ganzfeld (che in italiano si traduce campo totale) indica in psicologia una tecnica di deprivazione sensoriale volta a verificare le capacità di percezione extrasensoriale umana, Attraverso la creazione di un campo visivo omogeneo l’artista indaga i fenomeni percettivi: “Non si è più sicuri di quale sia l’alto e quale il basso” dice James Turrell “Sono interessato a un nuovo paesaggio senza orizzonte”.
In occasione della mostra, Robert Irwin ha invece progettato - a distanza di quarant’anni dal suo primo intervento a Varese – una nuova installazione site-conditioned dal titolo Villa Panza 2013 in un ideale dialogo con il Varese Scrim del 1973, che si trova in perfetta corrispondenza al primo piano nei Rustici della Villa. Occupando l’ambiente della Limonaia, l’artista ha creato uno spazio puro modellato dalla luce naturale e da un velario che disegna in modo geometrico e ritmico una via simile a un labirinto - simbolo enigmatico e cifra stilistica molto cara a Irwin – pensato per evocare l’incessante ricerca di un percorso e di un lavoro interiore dell’uomo. “L’intenzione di un’arte legata alla percezione” dice Irwin “consiste semplicemente nel capire oggi un po’ di più rispetto a ieri.”
La mostra è stata organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano con il Los Angeles County Museum of Art (LACMA), dal 27 novembre 2013 al 8 dicembre 2014 a Villa Panza.
Il progetto espositivo è stato realizzato in collaborazione con il Guggenheim Museum di New York, il Getty Research di Los Angeles e l’Archivio Panza di Mendrisio.