The Green Container
Contenitore: ciò che contiene, destinato a trasportare merci via terra, fiume, mare o cielo.
Costruiti in acciaio ed obbedendo ad una dimensione standardizzata, i Container hanno caratteristiche strutturali incredibili. Devono poter essere trasportati in qualunque posto e attraverso diversi mezzi di comunicazione, per questo sono stati pensati e disegnati per resistere ad urti, resistere all’aggressività della salsedine e anche per essere facilmente impilati, ottimizzando gli spazi fino ad un massimo di 12 unità (vuote).
A partire dagli anni 50, questi contenitori iniziano a viaggiare e a trasportare mercanzie in qualunque parte del mondo.Una eccessiva attività di importazione/esportazione ha avuto come conseguenza una surplus produttivo di questi ‘contenitori’. Ovviamente risultava più economico e veloce ricomprare un contenitore nuovo nel punto di origine del carico, piuttosto che aspettare il rientro del contenitore vuoto dal punto di arrivo…in questa dinamica i containers cominciano ad essere immagazzinati ed accumulati costituendo veri e propri cimiteri di acciaio.
In occasione del Green fest 2014, il maggior evento sulla sostenibilitá in Portogallo, siamo stati invitati per la progettazione di uno spazio multifunzionale dove poter effettuare laboratori di diversa natura: riutilizzo creativo di materiali di scarti, piantumazione e potature, taglio e cucito.
Così il Green container di Paratelier nasce proprio dall’idea di riutilizzo di questa scatola, sperimentando nuove possibili soluzioni per la riconversione di questi ingombranti oggetti inutili, spazzatura industriale, volendo riscattarne le qualità ed il valore.
Un pannello composto di fibra di cocco e sughero di Amorim isolamentos garantisce l’isolamento termico/acustico e come rifinitura viene applicata una superficie lignea perforata sistematicamente attraverso una macchina a controllo numerico dove poter ‘incastrare’ a piacimento pioli di diversa lunghezza che serviranno poi come supporto a mensole, scatole, tavole per appoggiare un lavandino od un letto….una pagina bianca, insomma dove qualsiasi persona possa liberamente ed autonomamente costruirsi il proprio spazio secondo le proprie esigenze.
Così i ‘dots’ in serie disegnano le superfici interne del container definendone l’immagine, il design e su cui ognuno crea la propria struttura: una falegnameria, un piccolo studio, una libreria, una stanza per la musica, una dependance per il giardinaggio, un ricovero attrezzi…. fino ad arrivare ad una casa minima, un piccolo rifugio.
Materiali economici e naturali che in tempi record costruiscono un Luogo per lo stare.