Lo scopo dell’intervento era quello di dividere un appartamento molto grande in due unità abitative distinte senza di fatto sottrarre nessuno spazio vissuto all’abitazione originale. Da uno studio iniziale è apparso evidente come una parte dell’immobile – il salotto, luogo di rappresentanza dell’abitazione degli inizi ‘900 che negli anni aveva subito varie modifiche – fosse ora chiaramente sottoutilizzato.
Il progetto mescola forme mediterranee con un gusto scandinavo data la diversa provenienza dei proprietari.
Si è cercata una pianta libera nella quale il passaggio da pubblico a privato fosse graduale e suggerito da giochi di volumi: suddividendo quindi l’ambiente in spazi principali o secondari in funzione dell’omonima natura degli affacci esterni, scanditi poi dagli elementi strutturali dell’edificio, i pieni e i vuoti.
La veletta in canne che ricorda la struttura degli antichi controsoffitti suddivide virtualmente lo spazio giorno, il disimpegno rivestito con compensato trattato con del caffè ne segna l’interruzione e nasconde il bagno in tadelakt, infine la camera su due livelli sfrutta al massimo lo spazio a disposizione. I materiali naturali, poveri e tradizionali vengono così reinterpretati in una chiave moderna ed accostati a oggetti di design moderni e antiquariato siciliano.