Appartamento in Palazzo Chiapponi. Piacenza
Restauro e allestimento interno di residenza in palazzo seicentesco vincolato
All’interno del restauro completo di un aulico palazzo del Seicento nel centro storico di Piacenza, PAT si è occupato del recupero, allestimento e arredamento di un grande appartamento di quasi 300 mq al primo piano.
Le mutate esigenze della vita contemporanea e la volontà programmatica di differenziare il vecchio ed il nuovo al fine di una più corretta lettura dei manufatti e delle differenti stratificazioni hanno indirizzato la filosofia progettuale verso la metodologia del restauro integrativo.
Abbiamo recuperato e messo in valore gli elementi storici esistenti (locali, affreschi, porte, …) ai quali abbiamo affiancato nuovi elementi funzionali, differenziandoli per tecniche costruttive e materiali. E’ l’occasione per realizzare, su scala ridotta, alcuni concetti che avevamo avuto modo di affrontare in alcuni concorsi di progettazione.
Nelle camere, per sfruttare la grande altezza, si inseriscono nuovi soppalchi in acciaio e lamiera grecata a vista verniciati di bianco, posizionati in modo da non interrompere le finestre né alterare la lettura dello spazio originale.
Nuovi volumi contenenti i servizi igienici e la lavanderia sono realizzati come box indipendenti rivestiti in cuoio naturale. Non si è volutamente cercato il mimetismo con l’organismo edilizio esistente, muovendosi piuttosto nell’ambito dell’arredamento.
La difficoltà di coniugare il rispetto delle caratteristiche tipologiche e planimetriche (una sequenza di grandi ambienti di circa 30 mq) alle esigenze della committenza è stata risolta mediante alcune chiare azioni:
- individuazione di una zona a servizi nella parte non aulica ricostruita a seguito di un crollo;
- realizzazione di un sistema di percorsi flessibile utilizzando e aprendo tutte le porte esistenti a seguito di una indagine muraria completa;
- realizzazione di una camera armadi baricentrica che concentri tutti i dressing liberando le camere da letto da tale funzione. Per massimizzare è stato adottato un sistema di contenitori scorrevoli normalmente utilizzato per i depositi a compactus delle biblioteche.