UNO SPAZIO URBANO APERTO A TUTTI
Riqualificazione di Piazza dello Spirito Santo
Consideriamo il nostro progetto come situazione esemplare per la rivitalizzazione degli spazi centrali delle città che nel tempo, anche a Pistoia, sono divenuti spazi per il traffico.
E teniamo altresì presente della natura contraddittoria dell’uomo. Ognuno sa apprezzare il valore di una piazza libera dove potersi sedere bevendo un caffè e leggendo un giornale in un giorno soleggiato di primavera. Ma d’altro canto chiunque vuole raggiungere la sua destinazione parcheggiando l’automobile il più vicino possibile e nel miglior caso senza pagare qualcosa per questo. Anche i commercianti sono tra i primi a temere che gli acquirenti possano scoraggiarsi non potendo parcheggiare l’auto direttamente davanti ai negozi.
Progetti recenti che hanno limitato il traffico negli spazi pubblici, è accaduto anche in molte città italiane, provano invece che gli spazi accuratamente ripristinati nei centri storici attirino le persone e che queste, un po’ alla volta, siano disposte a modificare le proprie abitudini. Per il loro caffè in piazza lasciano l’auto qualche metro più distante e per un parcheggio comodo sono disposte anche a pagare un prezzo adeguato.
Seguiamo per questo nel progetto una doppia strategia: liberiamo la piazza dal traffico e troviamo una collocazione per nuovi posti auto nelle immediate vicinanze. Rendiamo inoltre la struttura della città più permeabile e più attrattiva.
Nel dettaglio:
*# La piazza viene liberata dal traffico di sosta delle auto
*# I posti auto eliminati sono in parte compensati da un nuovo parcheggio coperto
*# La disposizione del mercato viene ottimizzata: gli stand vengono organizzati in modo da lasciare libero l’accesso ai negozi e agli edifici della piazza durante il mercato
*# La piazza può essere allestita per ospitare eventi
*# Il tessuto costruito circostante viene perforato al fine di rigenerare la vita urbana
*# La caratteristica di Pistoia dei giardini “segreti” del centro storico si arricchisce tramite un nuovo progetto del giardino pensile della chiesa
*# La galleria di Via degli Orafi viene aperta sulla nuova Piazza, in quanto una galleria non funziona bene se rimane un vicolo cieco
*# Le facciate del fronte nord della Piazza vengono aperte al piano terra il più possibile e destinate a funzioni rivolte al pubblico: un posto ideale per sedersi in primavera e in autunno.
Tradotto nel progetto:
a. Nello spazio sottostante al giardino pensile della chiesa viene realizzato un parcheggio su tre livelli che potrà ospitare 34 auto. La posizione strategica si presta ad ospitare anche un certo numero di autovetture elettriche inserite in un circuito Car Sharing. L’introduzione di una semplice applicazione consentirà inoltre, tramite smartphone, di verificare la possibilità di parcheggio e di poterlo prenotare evitando così inutili ripetuti percorsi all’interno del centro storico. Il parcheggio è collegato direttamente, sia al giardino pensile, tramite una scala, che alla piazza, tramite il passaggio coperto a fianco alla chiesa. Un altro possibile accesso al giardino può avvenire tramite la scala del piccolo edificio a torre nell’angolo Nord-Est.
b. Il giardino pensile verrà realizzato nuovamente come possibile esposizione dei vivaisti pistoiesi.
c. La pavimentazione attuale della piazza verrà rimossa. Un nuovo piano, in pietra colombino, mantenendosi alla quota odierna più alta della piazza (ad Ovest) giunge all’estremo opposto con un dislivello di 33 cm rispetto a Via dei Rossi e Via della Buca, alle quali si raccorda con due scalini in marmo bianco delle Apuane. La fascia a sud lungo gli edifici, lastricata con la stessa pietra grigia, segue la pendenza naturale della piazza. L’orditura delle due superfici si differenzia per il tipo di posa, nel plateaux le pietre sono disposte in fasce parallele ai due scalini in marmo del lato est, nella fascia laterale le pietre vengono posate a spina di pesce analogamente a quelle delle vie confinanti.
d. Il monumento viene spostato assialmente verso Est e girato di 180°.
e. Da questo spostamento scaturisce una tensione tra la palma, che rimane nella posizione attuale, e il monumento.
f. Si trasla in questo modo il punto saliente della piazza verso Sud-Est per sottolinearne il collegamento con Piazza del Duomo.
g. Diviene ora inevitabile il completamento della facciata della Chiesa di S. Ignazio. Per quanto ci si possa essere abituati all’incompleto muro di mattoni della Chiesa esso non si addice all’edificio più importante della piazza. Proponiamo una facciata in pietra albarese con un rilievo minimo che rende percepibile lo spazio interno della chiesa sul suo fronte, un basamento di marmo bianco che lascia intendere che la chiesa cresca dalla piazza. Infine, come elemento tipico del luogo, avanza sulla piazza, al piano terra, un portico. Non solo come elemento che valorizza la piazza ma anche la facciata della chiesa, essa potrebbe essere finanziata, almeno in parte, dalla gestione nel lungo periodo del garage.
h. L’illuminazione segue lo sperimentato principio secondo cui sono in genere illuminate le piazze italiane: un’illuminazione generale molto discreta, con fari non visibili, ad ampio raggio, posizionati sui cornicioni degli edifici e un’illuminazione puntuale che metta in scena gli elementi più importanti: la palma, il monumento, la facciata della chiesa, tramite fari spot, al pari dei primi non visibili. Infine un’illuminazione a servizio degli ingressi delle residenze e dei negozi con le classiche lanterne a parete del tipo di quelle storiche pistoiesi.
Ultimo ma non meno importante: non deve essere realizzato tutto in una volta. Ideale sarebbe realizzare in sequenza il nuovo parcheggio con giardino; la pavimentazione della piazza con lo spostamento del monumento; l’apertura della galleria; la facciata della chiesa.