Riqualificazione del piazzale degli Scogli Rossi ad Arbatax
INTRODUZIONE: ANALISI DEL SITO
Il piazzale Scogli Rossi di Arbatax è un monumento naturale, scolpito in parte dalla natura ed in parte dall’uomo che, cavando dalla roccia i blocchi in pietra con cui costruire i moli del porto, ha inconsciamente contribuito alla configurazione di uno spazio unico e spettacolare. Protagoniste in assoluto sono le emergenze rocciose, in porfido rosso, che diventano segni identitari dell’intero territorio.
Dopo la dismissione della cava, l’area è tornata in uso alla collettività, come grande area posteggio limitrofa al mare e, nella stagione estiva, luogo di concerti ed eventi.
Nel tentativo di rendere lo spazio più fruibile sono stati recentemente realizzati paratie a mare e muretti di contenimento che, anche se realizzati in pietra locale, hanno sensibilmente alterato l’immagine naturale del sito e si impongono come fastidiosi e artificiali elementi di cesura nella continuità tra roccia e mare.
Falliscono inoltre nel tentativo di mimetizzarsi con il contesto, attraverso rivestimenti in pietra alternativamente grigia e rossa, che di fatto diventano segni di un intervento architettonico stonato e in competizione con la valenza ambientale del sito. Contribuiscono a completare l’immagine generale di degrado del piazzale la presenza, nella zona di ingresso, di un distributore di benzina e di edifici di modesto valore architettonico. Il piazzale risulta di fatto un “non-luogo”, uno spazio troppo aperto e indefinito, senza gerarchie funzionali, delimitato da un lato da recinzioni in rete metallica che circoscrivono la zona caduta massi e dall’altra dai muretti in pietra locale che nascondono la vista del mare. La presenza della discoteca, con le sue recinzioni in vetro resina che emulano le rocce di porfido rosso e la tensostruttura in PVC, contribuisce ulteriormente alla definizione di un immagine poco coerente con l’identità del sito e ne altera sensibilmente bellezza e fascino.
IL PROGETTO: IL TEMA DEL RECUPERO DELL’IDENTITÀ PAESAGGISTICA NATURALE
La proposta progettuale, partendo dall’analisi del luogo, si fonda sulla volontà di recuperare e valorizzare i caratteri naturali e paesaggistici dell’area, partendo dalla eliminazione di tutte le superfetazioni aggiunte, del bar estivo, dei muretti, delle scalinate e inserendo pochi e mirati elementi architettonici, con l’obiettivo di rendere il sito fruibile sia nella quotidianità che in caso di eventi pubblici.
Gesti “silenziosi” e “delicati”, con un atteggiamento di sottomissione dell’architettura all’elemento paesaggistico naturale (già esso stesso forte e protagonista), disegnando gli spazi mediante opere di ingegneria naturalistica e di rimodellamento del terreno, e con l’uso di elementi architettonici leggeri, di materiali naturali, di alberature.
Tipologicamente si identificano quattro diverse aree funzionali: il boschetto di ingresso (con i servizi per l’intera area), la fascia dei posteggi (con un separato accesso carrabile), il piazzale degli eventi, il waterfront naturale (con un pontile di accesso diretto al mare, percorsi panoramici e punti di sosta e di osservazione):
• Il boschetto di ingresso: posto in connessione e in continuità visiva con la Cala dei Genovesi e quindi con l’asse di collegamento (viario e ferroviario) da Tortolì, disegna una suggestiva prospettiva con punto focale la grande scultura naturale di porfido rosso e il suo suggestivo buco squadrato. E’ l’accesso principale, pedonale, e vi trovano posto tutti i servizi all’area. Un filare di lecci segna l’ingresso e delimita una piazza pavimentata in granito e attrezzata con panchine ed illuminazione a led, una sorta di “foyer” all’aria aperta prima di entrare nella “sala concerti”. Si prevede qui la ricollocazione del bar/discoteca estivo e della caffetteria/ristorante. La sua recinzione verrà realizzata in morali di legno autoclavato, a cui verranno addossati un grande pergolato fruibile come pista da ballo o come copertura del ristorante all’aperto, ed un piccolo pergolato fruibile come palco per concerti minori; si è scelto inoltre, per economia di intervento, di mantenere e riqualificare l’edificio demaniale a due piani esistente e di adattarlo a contenere sia i locali bagni e docce accessibili direttamente dall’esterno, sia gli spazi di servizio alla discoteca/caffetteria all’aperto. Si prevede un nuovo rivestimento delle facciate, in pietra e legno e l’inserimento di pergolati in legno lamellare e canne. Intorno ai lecci si prevede la messa a dimora di una pineta. Sotto le alberature in prossimità del mare viene attrezzata un’area picnic.
• La fascia dei posteggi: con un accesso carrabile dedicato, diventa l’elemento-filtro tra il piazzale e la montagna, e il limite della zona (non accessibile) di caduta massi. E’ fisicamente e visivamente separato dal piazzale attraverso un rimodellamento del terreno che si inarca formando una sorta di “onda”, una duna ricoperta di vegetazione e interrotta in alcuni punti da lame di acciaio corten, in modo da permetterne l’attraversamento pedonale. Il limite estremo, a ridosso della montagna, viene definito da un filare di alberature e da una ulteriore cunetta vegetale. In caso di manifestazioni ad alta capienza di pubblico, sono state individuate ulteriori aree posteggio, al di fuori del lotto di progetto, in prossimità delle aree della Intermare, della cartiera e nel molo di levante del porto commerciale.
• Il piazzale degli eventi: occupa la parte centrale del lotto, viene lasciato libero per ogni possibile allestimento, senza vincoli quali tribune costruite o altro. La quota di calpestio del piazzale esistente viene lavorata in modo da creare una leggera pendenza (2%) verso il mare, raccordandosi così alla discesa rocciosa all’acqua. Sono previste colonnine tecniche incassate a supporto degli allestimenti. La pavimentazione è in terra stabilizzata, con due fasce di pavimentazione differenziate realizzate in battuto di ghiaietto e guide in acciaio corten a filo pavimento, che disegnano e rievocano le tracce dei due filoni di porfido rosso che dalla montagna arrivavano fino al mare. Con una pavimentazione di tonalità differente si individua un percorso panoramico, tangente al piazzale, che viene a concludersi con un punto di osservazione/contemplazione (riqualificando ed ampliando l’attuale belvedere in pietra inaccessibile ai diversamente abili), raggiungibile attraverso un ponte sospeso in legno lamellare. Tale luogo di sosta è attrezzato con sedute in doghe di legno impregnato in autoclave, fissate agli scogli con zanche in acciaio inox.
• Il waterfront naturale: nella fascia lambita dal mare si interviene rimuovendo ogni precedente intervento (cordoli, muretti, paratie, pavimentazioni, scalinate) e riportando alla luce il substrato geologico naturale e i fronti rocciosi. Si ricrea la scogliera in granito degradante verso il mare, e si realizza inoltre un accesso diretto all’acqua, con una rampa in legno lamellare per permettere un’accessibilità totale al mare. Tutti i manufatti in legno sono smontabili, in un’ottica di completa reversibilità dell’intervento e con la possibilità futura di poter ripristinare l’integrità del paesaggio naturale.
LE FASI DELL’INTERVENTO
Il budget previsto dal concorso risulta abbastanza limitato per l’intero programma operativo, per cui si ritiene di proporre una divisione in due fasi degli interventi, al fine di realizzare l’opera per lotti autonomi e indipendenti.
Durante la prima fase si prevedono i seguenti interventi:
- la rimozione del distributore di benzina collocato in prossimità dell’ingresso al sito e la sua ricollocazione in un sito che verrà definito in accordo con l’amministrazione;
- la demolizione dell’edificio ad un piano collocato in prossimità dell’ingresso al sito e attualmente destinato a locale commerciale per vendita di souvenir e giornali;
- la creazione della piazza/foyer con pavimentazione drenante in tozzetti di granito locale, attrezzata con panchine ed illuminazione pubblica a led;
- la piantumazione del filare di alberi di leccio che definisce l’ingresso al sito, il collegamento di quest’ultimo con il porticciolo adiacente;
- la realizzazione della pavimentazione in doghe di legno che definisce la prospettiva di ingresso pedonale al sito;
- la demolizione del muro di sostegno all’ingresso dell’area posteggi e la sua sostituzione con un muro più arretrato per consentire l’ingresso carrabile al sito;
- la piantumazione della pineta intorno ai lecci;
- la demolizione dei muri di sostegno, paratie, scalinate, realizzati ad opera incerta con pietre miste di granito e di porfido rosso che separano il sito dal mare sia visivamente che fisicamente;
- il nuovo livellamento del terreno per creare una continuità del piazzale con gli scogli del mare, realizzato attraverso la pendenza del 2% e la realizzazione della nuova pavimentazione ecologica in terra stabilizzata;
- la creazione delle due fasce di pavimentazione differenziate realizzate in battuto di ghiaietto e guide in acciaio corten a filo pavimento;
- la realizzazione della cunetta in prossimità della montagna, piantumata con varie essenze di macchia mediterranea per frenare il rotolamento di eventuali massi distaccati e definire una zona di sicurezza;
- la realizzazione della rampa in doghe di legno per facilitare l’accesso alla mare anche alle persone diversamente abili;
- la realizzazione di infrastrutture a rete e delle colonnine tecniche.
Durante la seconda fase si prevedono i seguenti interventi:
- la riqualificazione dell’edificio demaniale a due piani collocato in prossimità dell’ingresso;
- la demolizione dell’attuale spazio destinato a discoteca all’aperto e il suo ricollocamento, la realizzazione della recinzione e dei pergolati in legno;
- la realizzazione della fascia a posteggio drenante su terra stabilizzata ombreggiato da pini;
- la schermatura del parcheggio drenante attraverso la cunetta piantumata con essenze tipiche della macchia mediterranea;
- la realizzazione dei “tagli” nelle cunette di cui sopra per favorire il passaggio delle persone dal parcheggio verso il mare, realizzati con lame di acciaio corten;
- la realizzazione del percorso pedonale tangente al piazzale;
- la demolizione dell’alto muro di sostegno fronte mare e dello spazio belvedere esistente;
- la realizzazione del ponte in legno lamellare.
L’ALLESTIMENTO
Il piazzale degli scogli rossi è stato pensato per ospitare sia occasionali manifestazioni artistiche (grandi concerti ed eventi minori), sia comuni attività ricreative (passeggiate panoramiche, discese a mare, sosta ristoro in attesa dell’imbarco) senza che si creino situazioni di conflitto tra i vari usi dello spazio. Il posizionamento dei varchi di accesso e le aree di servizio è stato studiato per consentire i diversi utilizzi dell’area.
L’uso ordinario dell’area prevede un varco carrabile a monte dell’edificio dei servizi, che immette nell’area parcheggi ombreggiata, da cui poi si può raggiungere il lungomare. L’edificio demaniale riqualificato ospiterà i servizi igienici e un punto di ristoro (il bar estivo con concessione demaniale già presente nell’area). L’accesso pedonale avverrà invece dal foyer alberato, con possibilità di sosta, panche e tavoli attrezzati per il picnic.
In caso di manifestazioni ad alta capienza di pubblico, il piazzale verrà recintato e verranno chiusi i normali varchi di accesso: l’ingresso del pubblico avverrà solo attraverso il foyer alberato. Parte dell’area parcheggi sarà utilizzata per la sosta e la movimentazione dei mezzi di servizio, per i servizi igienici supplementari e per i camerini degli artisti. Sono state individuate aree supplementari per posteggi nelle aree della Intermare, della ex cartiera e del molo di levante. Parte del pubblico potrebbe raggiungere l’area delle rocce rosse con un bus navetta o - meglio ancora – con una metrotramvia che utilizzi la via ferrata esistente , dal centro di Tortolì o dai centri limitrofi serviti dal “trenino verde”.
Una approfondita analisi del contesto, anche con il contributo di consulenti locali specializzati in allestimenti di grandi eventi, ha suggerito di non collocare nel piazzale strutture fisse quali platee e palchi, per consentire la massima flessibilità d’uso e di allestimento. Allo stesso tempo si andrà a creare una rete di sottoservizi a terra, che avrà torrette tecniche o pozzetti di allaccio come parti terminali, così da ridurre al minimo cavi volanti o altri ingombri in occasioni delle manifestazioni artistiche.
E’ previsto un sistema di illuminazione scenografica delle sculture naturali.
La fascia dei parcheggi sarà provvista di infrastrutture a rete, per la fornitura di acqua corrente, energia elettrica, scarichi fognari, che andranno a servire le costruzioni provvisorie allestite in occasione degli eventi. Sempre nella fascia dei servizi, opportunamente mascherata dalla vegetazione, verrà realizzata una cabina elettrica dimensionata per la fornitura dei 500 kW necessari in occasione dei concerti.
La collocazione privilegiata per il palco sarà comunque in posizione opposta rispetto all’edificio dei servizi. Questo faciliterà l’accesso e l’uscita del pubblico.
L’esodo del pubblico in caso di emergenza potrà avvenire sia a lato delle tribune verso la fascia dei parcheggi, sia verso il foyer alberato nei varchi posizionati in prossimità dell’ingresso, o dal retro del palco con immissione in un luogo sicuro.