Il progetto prevede la realizzazione di otto nuove unità immobiliari collegate tra loro secondo uno schema a corte, grazie ad un percorso pedonale interno che unisce i due edifici.
L'idea è stata di consolidare i nuovi edifici intorno al nucleo di quelli esistenti ed in particolare costruendo uno dei due fabbricati in aderenza all'edificio colonico preesistente; ci è sembrato interessante unire due edifici e creare una continuità a distanza di 100 anni dalla prima costruzione. Il vincolo urbanistico poi imponeva la realizzazione di una copertura a “capanna” in laterizio. L'idea è stata quella di immaginare un’unica superficie che da parete diventa copertura senza modificare nulla del suo aspetto estetico e materico. Un edificio composto da un unico materiale il mattone utilizzato con colori sabbia come se fosse un materiale crudo. La tipologia del tetto a capanna è stata interpretata anche con l'introduzione della doppia inclinazione anche in senso longitudinale per rendere il volume dinamico e irregolare. La corte è l'elemento di aggregazione urbana e le cortine delle facciate muri che si confrontano con la natura. Le aperture sono irregolari nella dimensione e nella collocazione e sono dei cannocchiali visivi.
L'intervento prevede l'utilizzo di materiali nel rispetto della tradizione toscana infatti per il rivestimento delle facciate sono utilizzati mattoni faccia vista color sabbia per integrarsi pienamente con le preesistenze. L’infisso, che sull’esterno è trattato in metallo color panna, è stato progettato appositamente per questo progetto; il pacchetto comprende zanzariera e telo oscurante, tutto integrato in un’unica soluzione. I percorsi esterni sia privati che condominiali sono pavimentati in cemento architettonico dello stesso colore dei volumi che fuoriescono dal fabbricato e che ospitano i soggiorni.
Il colmo del tetto non corre orizzontale al terreno ma viene inclinato con varie angolazioni per “muovere” il prospetto. L’acqua che si raccoglie dalle falde delle coperture confluisce in una gronda di rame e discende nel pluviale per mezzo di una soluzione tecnologica che ingloba nel prospetto il sistema di raccolta delle acque incassando le tubazioni nel pacchetto murario. I prospetti risultano così omogenei e lineari.
Le soluzioni tecnologiche-strutturali scelte permettono di scomporre il volume e creano un organismo compatto articolato in una composizione volumetrica particolare ed originale.
Le nuove parti costruite, hanno forme e volumi semplici si ispirano alla semplicità dei volumi della vicina casa colonica, con unica eccezione, aver “mosso” la linea di colmo del tetto che non ha un andamento parallelo al terreno, con l‘obbiettivo di dare dinamicità al prospetto; l’idea è di realizzare un unico oggetto architettonico dove tradizione e innovazione convivono in un unico modo.