Kulturgeschichtliches Museum
Ampliamento del Kulturgeschichtliches Museum come Felix-Nussbaum-Haus
Concorso a inviti. Secondo premio
Date le condizioni poste dal bando di concorso (la superficie richiesta e l'area disponibile nel giardino per la nuova edificazione) ci è sembrato che la soluzione più conveniente fosse quella di un ampliamento, in continuità di fabbrica, del Kulturgeschichtliches Museum.
Si è pensato a un ampliamento tipologico del museo esistente: cioè all'aggiunta di un nuovo corpo edilizio che derivasse le sue misure e i suoi rapporti proporzionali dall'edificio esistente e che si disponesse in coerente prosecuzione di questo sul lato posteriore verso il giardino.
Tuttavia il bando richiedeva che l'ampliamento includesse il nuovo ingresso principale al museo e questo voleva dire che il nuovo edificio avrebbe dovuto manifestare anche una sua centralità, cioè a dire una sua completezza, una sua relativa autonomia. Abbiamo cercato di rispondere a questa esigenza espressiva ipotizzando due corpi edilizi uguali e paralleli (luce 6.20 metri: con la stessa misura interna cioè del corrispondente corpo doppio del Kulturgeschichtliches Museum) disposti trasversalmente e legati fra loro nel mezzo dalla prosecuzione del corpo centrale del museo: l'attuale edificio a T si amplia a formare una H in cui il corpo aggiunto a sua volta si sdoppia acquistando una centralità sua propria, dando luogo a quattro corti aperte a nord e a sud.
Il nuovo edificio si sviluppa su tre piani che hanno le stesse quote di quello esistente per una continuità ottimale degli spazi espositivi. Al piano terra si trovano l'atrio, preceduto da un portico sui due lati, i diversi servizi, gli uffici, i laboratori, ecc., parte dei depositi e i servizi igienici per il pubblico, che vengono accentrati insieme a quelli del Kulturgeschichtliches Museum alla quota +64.76, addossati al nuovo corpo scala; al primo piano (il piano nobile) la collezione Nussbaum più la piccola caffetteria e al secondo piano, interamente libero e coperto da shed, le esposizioni temporanee. Nell'interrato si trovano i restanti depositi e gli impianti.
L'edificio è interamente rivestito in mattoni a vista ad esclusione delle pareti interne delle due corti di accesso che fino a tutta l'altezza del primo piano sono invece rivestite nella stessa pietra arenaria del Kulturgeschichtliches Museum (le finestre al piano nobile si trovano alla stessa quota e hanno le stesse dimensioni di quelle corrispondenti del museo attuale). Mentre le pareti in mattoni che chiudono a ovest le corti più grandi riprendono, in negativo, l'impronta delle modanature che marcano i piani e la linea dei davanzali del Kulturgeschichtliches Museum.
Data la collocazione planimetrica del nuovo edificio il giardino esistente si divide in due parti, collegate tra loro dall'atrio d'ingresso del museo. Nella parte a sud si trovano l'accesso carraio e pedonale, il parcheggio, il piazzale di scarico per le mostre temporanee e quella parte di giardino destinata per un uso all'aperto della caffetteria. La pavimentazione dei diversi percorsi è prevista in pietra naturale, così come quella dei due piccoli cortili di accesso al museo, mentre le scalinate esterne sono previste in pietra arenaria.
Un secondo accesso pedonale al museo si trova nella parte nord del giardino attraverso il cancello adiacente all'Akzisenhaus, lantico casello daziario. Per quest'ultima, destinata nel progetto a sala conferenze completamente autonoma rispetto al complesso museale, si è previsto un piccolo padiglione di servizio (eventualmente in legno) come deposito/piccola cucina (per rinfreschi ecc.).